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La valle Elvo

Rifugio Amburnera

È la più occidentale delle valli biellesi, maggiormente scoscesa e complessa sulla sponda sinistra del torrente Elvo da cui prende nome, digrada invece in maniera più dolce a destra, delimitata dalla linea diritta e regolare della Serra Morenica.

Questo mondo verde di boschi viene a volte interrotto da prati e campi, da paesi e borghi caratteristici, stupendi belvedere sulle montagne circostanti e sulla pianura. In alto, dove gli alberi lasciano il posto alle praterie, è il regno degli alpeggi in cui d’estate gli allevatori locali conducono greggi e mandrie.

Chiesa della Bossola

In valle Elvo la storia si fonde con l’ambiente naturale. Storia di fede con frequenti esempi e luoghi di culto, chiesette e cappelle campestri, su cui spicca lo spettacolare Santuario mariano di Graglia risalente al XVII secolo.

Storia di varie epoche di lavoro, riportate alla luce e valorizzate dall’Ecomuseo Valle Elvo e Serra che collega diversi patrimoni, ognuno con un proprio tema, per “progettare il futuro territorio senza cancellarne le radici”.

Officine Rubino di Netro

Rivive così la civiltà contadina nel villaggio di Bagneri, borgata alpina di Muzzano, grazie al recupero dell’attività di falegnameria e di essiccatura delle castagne.

Alla Trappa di Sordevolo, dove è presente un edificio in pietra in cui furono ospitati i primi telai di filatura dell’intero Biellese, ci si occupa della tradizione costruttiva con il riutilizzo delle antiche tecniche di edificazione.

La lavorazione del ferro è nelle vecchie Officine Rubino di Netro e nella ex Fucina Morino di Mongrando con macchinari, attrezzature e documentazione per spiegarne i funzionamenti.

Zumer

Spetta infine alla frazione Vermogno di Zubiena il compito di raccontare la ricerca dell’oro nella Bessa, miniera a cielo aperto sfruttata dai Romani più di 2000 anni fa.

Oggi la Bessa è Riserva Naturale Speciale della Regione Piemonte, così come lo è, a Pollone, la Burcina, parco intitolato a Felice Piacenza, uno dei creatori dell’armonioso giardino che occupa un intero colle dove specie botaniche autoctone ed esotiche formano scenari sempre diversi in un equilibrio ricercato che sembra, invece, del tutto spontaneo.